Con il varo del c.d. Decreto “Correttivo” sono ora ufficiali le modifiche che l'esecutivo, dopo un tormentato passaggio parlamentare, intende apportare al concordato preventivo biennale con effetto già dal biennio 2025/2026. Molte di queste modifiche traggono spunto proprio dai dati delle adesioni relative alla prima stagione concordataria (il biennio 2024/2025), nella quale erano stati coinvolti, solo in via sperimentale, anche i forfetari.

Le adesioni 2024 guidano le modifiche al CPB

Negli ultimi anni secondo i diversi osservatori si è registrato un incremento dei costi d'acquisto degli immobili ad uso abitativo, in particolare nei grandi centri, mentre i tassi relativi ai mutui erano anch'essi incrementati sensibilmente, con la conseguenza che molti giovani vedevano svanire la possibilità di accedere all'investimento “prima casa”.

Giovani e mutui casa: nuovo appeal con la riduzione dei tassi e la garanzia CONSAP

Il cash pooling, nella prassi dei gruppi societari, è uno strumento essenziale per la razionalizzazione delle risorse finanziarie. Tuttavia, la sua applicazione, in mancanza di un contratto formalizzato e di una chiara tracciabilità dei flussi, può esporre anche a contestazioni penali in caso di insolvenza di una delle partecipanti. Il presente contributo analizza i profili contabili civilistici, con riferimento all'OIC 14 e alla corretta classificazione dei saldi attivi, e approfondisce i più rilevanti orientamenti giurisprudenziali che delineano i confini tra operazione lecita e condotta distrattiva.

Il cash pooling nell’OIC 14

Con la presentazione delle dichiarazioni riferite al periodo d'imposta 2024 (modello Redditi 2025) si riapre la discussione (e la relativa incertezza) sull'entità e la modalità di versamento dei contributi previdenziali, in presenza di adesione al concordato preventivo biennale (CPB). Poste alcune eccezioni, relative essenzialmente ai professionisti con Casse di previdenza private, i contributi previdenziali (sia artigiani che commercianti, sia relativi alla gestione separata) sono dovuti sul reddito definito con l'accordo (reddito concordato), senza dover tenere conto del reddito effettivo ma anche sulla parte relativa al reddito incrementale, sebbene tassato con l'imposta sostitutiva, come si evince chiaramente dalle Istruzioni al modello “RR”.

Contributi previdenziali 2024: valgono i redditi concordati

Nell'era della rendicontazione integrata, dei controlli ESG e dell'intelligenza artificiale, parlare di analisi di bilancio può sembrare, a qualcuno, quasi un ritorno alle origini della professione. Eppure, mai come oggi questa disciplina si rivela centrale, tanto per la valutazione dell'equilibrio economico-finanziario delle imprese, quanto per il ruolo consulenziale dei professionisti chiamati a decifrare numeri che parlano ma che non sempre vengono ascoltati.

L’analisi di bilancio tra tecnica e strategia: strumento trascurato o risorsa sottoutilizzata?

Rientra nella discrezionalità del legislatore, e risulta conforme al criterio dell'equilibrio del bilancio pubblico, la decisione di arrivare, gradualmente, alla totale deducibilità dell'IMU pagate dalle società sugli immobili strumentali all'esercizio della loro attività.

La deducibilità limitata dell’IMU dall’IRES è costituzionalmente legittima

Dopo il ridimensionamento delle agevolazioni di cui al Piano Nazionale Transizione 4.0, con decorrenza dal 1° gennaio 2025, è stato emanato il Decreto direttoriale 15 maggio 2025 (e a breve ne uscirà un altro) dal MIMIT per le modalità di accesso.

Credito d’imposta 4.0 nella gabbia della burocrazia

L'utilizzo della soccida, in agricoltura, ha avuto importanti riflessi sia sul piano tributario che su quello previdenziale, dai quali sono scaturiti contenziosi con l'Agenzia delle Entrate e con l'INPS. Allo scopo di deflazionare il contenzioso in essere e prevenire ulteriori controversie, l'INPS ha fornito nuove istruzioni sui requisiti che consentono l'inquadramento contributivo in agricoltura.

In agricoltura meno problemi con la soccida

L'imprenditore agricolo, al fianco delle attività principali (coltivazione del fondo, silvicoltura e allevamento di animali), di cui al comma 1  dell'art. 2135 c.c. può esercitare le cosiddette “attività connesse”, ai sensi del successivo comma 3. Si tratta, in particolare, delle attività di manipolazione e trasformazione dei prodotti ma anche delle forniture di servizi e delle attività di ricezione e ospitalità che, necessariamente, devono essere ben inquadrate, sia i fini civilistici sia ai fini tributari, al fine di procedere correttamente con la compilazione dei relativi quadri delle dichiarazioni modelli Redditi 2025.

L’esercizio delle “attività connesse” in ambito agricolo alla prova dei modelli Redditi 2025

La riduzione del capitale sociale, soprattutto quando dovuta a perdite, può incidere negativamente sulla possibilità di beneficiare di regimi agevolativi, in particolare quelli soggetti alla disciplina de minimis. In presenza di perdite superiori alla metà del capitale, infatti, l'impresa rischia di rientrare nella definizione europea di “impresa in difficoltà”, con conseguente esclusione da numerose misure di sostegno. 

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