Le politiche fiscali in materia di imposte dirette non assolvono unicamente a una funzione di prelievo, ma operano anche come strumenti di orientamento dei comportamenti economici dei contribuenti. In tale ottica, il sistema delle detrazioni d’imposta è tradizionalmente interpretato come un meccanismo utile anche ad incentivare la lealtà fiscale, sfruttando il conflitto di interessi tra consumatore finale e cedente o prestatore. L’interesse del primo a documentare la spesa per ottenere un beneficio fiscale, infatti, si contrappone all’eventuale interesse del secondo a operare in modo non dichiarato. Il legislatore, con la Legge di Bilancio 2025, è intervenuto sul meccanismo delle detrazioni IRPEF, con l’introduzione dell’art. 16-ter del TUIR, introducendo un meccanismo di decalage per le detrazioni fruibili dai contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, il cui dettato pare andare in netta controtendenza rispetto alla logica del conflitto di interessi.