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Lavoratori disabili: periodo di comporto e accomodamento ragionevole

La Corte di giustizia Europea, nella propria sentenza dell'11 settembre 2025, n. c-5/24 si è occupata nella valutazione di possibili discriminazioni nel caso in cui un datore di lavoro applichi l'“ordinario” periodo di comporto anche ai lavoratori con disabilità. La sentenza risulta di estremo interesse poiché, da un lato invocata da un tribunale italiano (Tribunale di Ravenna) e dall'altro perché permette di far emergere, come nel nostro ordinamento dal 2024, il principio del c.d. accomodamento ragionevole.

Revoca dell'auto ad uso promiscuo: è possibile?

In caso di attribuzione di un fringe benefit ai lavoratori, come ad esempio un'autovettura ad uso promiscuo, il datore di lavoro può revocarne l'utilizzo e la concessione? La domanda spesso viene posta dagli imprenditori e la risposta non sembra essere sempre così agevole. In questo nuovo Podcast, con Francesco Geria, analizziamo la questione.

Accordi Cigo: non soggetti a scadenza o proroghe

I verbali di accordo sottoscritti dalle aziende con le organizzazioni sindacali non sono soggetti a scadenza e a reiterazioni. Questa la decisione del Consiglio di Stato nella propria sentenza del 3 settembre 2025, n. 7187 che ha visto soccombere l'Inps per ben dure volte, la prima con la sentenza del Tar Lombardia del 31 luglio 2023, n. 1984. Pertanto, secondo i Supremi Giudici amministrativi, risulta legittima la possibilità di fruizione non consecutiva della Cigo il cui verbale deve ritenersi esaurito alla definitiva conclusione di tutte le settimane concordate.

Dimissioni nel periodo di prova: sempre revocabili nei 7 giorni

La Corte di Cassazione, con la propria ordinanza n. 24991/2025 , si è espressa sulla possibilità di revoca delle dimissioni presentate durante il periodo di prova. La posizione della Suprema Corte offre una importante interpretazione delle disposizioni di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 151/2015, ponendosi in contro tendenza con quanto espresso dal Ministero del Lavoro con la Circolare n. 12/2016 .

Auto ad uso promiscuo: due posizioni dell'Agenzia Entrate non del tutto condivisibili

Con due Risposte ad interpello susseguitesi in pochi giorni - Risoluzione n. 233/2025 e n. 237/2025 - l'Agenzia delle Entrate torna ad occuparsi dell'imposizione fiscale delle autovetture concesse in uso promiscuo ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori del sostituto d'imposta. Le posizioni dell'Agenzia delle Entrate non appaiono del tutto condivisibili stante appunto la modalità di determinazione fringe benefit concernente questa tipologia di benefit.

Indennità sostitutiva del preavviso: la contribuzione Inps è sempre dovuta?

La Corte di Cassazione con la propria ordinanza del 3 settembre 2025, n. 24446 ha stabilito come la contribuzione sull'indennità sostitutiva del preavviso sia sempre dovuta. E questo anche nel caso in cui la stessa indennità sia stata oggetto di rinuncia, da parte del lavoratore, in un accordo transattivo. È ininfluente, secondo la Suprema Corte, che l'indennità sostitutiva del preavviso non sia stata corrisposta in forza di accordi transattivi, sempre inopponibili all'Inps. Il lavoratore può rinunciare ad elementi retributivi ma non può mai rinunciare all'obbligazione contributiva.

Congedo di paternità obbligatorio anche alle coppie omogenitoriali

Con la recente Sentenza del 21 luglio 2025, n. 115 la Corte Costituzionale estende il riconoscimento del diritto al congedo di paternità obbligatorio alle coppie omogenitoriali e alla madre “Intenzionale”. Questa la decisione della Suprema Corte chiamata ad esprimersi in un contesto di possibili discriminazioni nei confronti di quelle coppie non formate da mamma e papà. La Corte ritiene che l'interesse primario non sia tanto e solo il diritto dei lavoratori (nel caso in ispecie delle lavoratrici genitori) ma quello più ampio e alto della uguaglianza, tutela e protezione del minore.

Minimale contributivo e corretta applicazione del contratto collettivo

Quale contratto collettivo è necessario applicare per poter osservare e garantire la dovuta contribuzione e quindi assolvere all'obbligo contributivo? La Corte di Cassazione, con la propria ordinanza del 15 luglio 2025, n. 19467 , torna su questo tema da tempo dibattuto. La Suprema Corte chiarisce come la giusta retribuzione ai sensi dell'art. 36 della Costituzione non necessariamente assolve a determinare l'imponibile contributivo e l'applicazione del minimale contributivo previdenziale come sancito dalla L. n. 153/1969 e dal D.L. n. 338/1989. Ne parliamo con Francesco Geria in questo nuovo Podcast.

Codatorialità o cotitolarità del rapporto di lavoro: il chiarimento della Cassazione

Con la propria ordinanza del 23 giugno 2025, n. 16839 la Corte di Cassazione torna sulla annosa questione della codatorialità, spesso confusa con la cotitolarità nei rapporti di lavoro. Prendendo spunto da una vertenza promossa da un lavoratore che, in un contesto di gruppi di imprese, rivendicava più retribuzioni a carico dei vari codatori, la Suprema Corte chiariva il concetto pur sussistente della responsabilità solidale tra i datori di lavoro ingaggianti ma senza per questo dover ammettere l'esistenza giuridica e formale di più rapporti di lavoro.

Appalti ed equivalenza economica del CCNL: come gestirla?

Con la propria risposta al quesito n. 3522 del 3 giugno 2025 , il Ministero dei Trasporti fornisce alcune indicazioni operative per la corretta applicazione della equivalenza economica dei CCNL in caso di partecipazione a gare di appalto, così come previsto dal D.Lgs. n. 36/2023 (c.d. Codice degli appalti). L'intervento del MIT muove dal fatto che ad oggi, in attesa dell'emanazione delle necessarie linee guida, le imprese partecipanti ad appalti - che applicano CCNL diversi da quelli previsti dal bando di gara - devono attuare un riallineamento delle condizioni economiche e delle tutele contrattuali con la possibilità di “scostamenti marginal...