La Cassazione – con ordinanza del 17 maggio 2024, n. 13764 – ha ritenuto legittimo il licenziamento di un lavoratore che, dopo la reintegra nel posto di lavoro a seguito di un primo licenziamento, aveva denigrato pubblicamente il datore di lavoro, postando, sulla propria pagina personale di un social network, video e foto di palese intento diffamatorio.
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