News
EMERGENZA SANITARIA

Consulenti del Lavoro: le risposte della categoria ai quesiti sulle misure relative all'emergenza Coronavirus

24 Marzo 2020
Consulenti del Lavoro: le risposte della categoria ai quesiti sulle misure relative all'emergenza Coronavirus

In questi giorni sono numerose le richieste di chiarimento, pervenute alla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sulle misure e sulle implicazioni lavoristiche e fiscali derivanti dall’introduzione del D.L. n. 18/2020 , cosiddetto “Cura Italia”, e dai provvedimenti straordinari predisposti per contenere e contrastare il diffondersi della pandemia dovuta al Covid-19.

Per questo motivo, a vantaggio di tutti i Consulenti del Lavoro impegnati nella gestione di un’emergenza sanitaria divenuta anche economica, la Fondazione Studi fornisce, con l’approfondimento del 23 marzo 2020, il primo di una serie di documenti, formulati in modalità domanda/risposta, con cui fugare ogni dubbio interpretativo sulle norme in vigore.

In particolare, in questo rilascio, tutte le risposte ai quesiti posti in diretta agli esperti nel corso del 25° Forum Lavoro/Fiscale “Speciale Coronavirus” del 19 marzo scorso.

Con riferimento al lavoro agile, è stato precisato che:

  • in assenza di precise indicazioni da parte delle Regioni, i tirocinanti non possono svolgere alcuna attività in smart working;
  • è possibile svolgere mezza giornata in azienda e mezza giornata in smart working (anche se il datore di lavoro deve ricorrere il più possibile al lavoro agile e rispondere all'obbligo di tutela della salute del lavoratore ponderando il ricorso a qualsiasi prestazione "in sede" e verificandone la effettiva necessità durante l'emergenza sanitaria);
  • è possibile attivare contratti di smart working con gli apprendisti, purché sia garantita la necessaria formazione e siano create le condizioni volte a garantire una stretta interazione tra il tutor aziendale e il giovane che presta la sua attività.

Questo documento fa parte del FocusCORONAVIRUS