In data 14 gennaio 2020, è stato pubblicato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro lo studio denominato “I contratti a tempo indeterminato prima e dopo il Jobs act”.
Secondo i dati raccolti, dunque, il contratto “a tutele crescenti” non presenta maggiore rischio di licenziamento rispetto a quello soggetto al regime dell’art. 18 , tant’è che, a 39 mesi dall’assunzione, risulta licenziato il 21,3% dei dipendenti assunti nel 2015 con il nuovo regime a fronte del 22,6% dei neoassunti con contratto tradizionale nel 2014.
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