In tema di licenziamento disciplinare, la Suprema Corte nella Sentenza n. 24564/2025 in esame ha confermato la legittimità, nei casi di scarso rendimento del lavoratore, dell’utilizzo da parte del datore di lavoro di investigatori privati al fine di accertare condotte fraudolente o illecite dello stesso, non riconducibili al mero inadempimento della prestazione lavorativa, purché il controllo sia mirato, attivato ex post a fronte di concreti indizi di comportamento illecito.
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