Premessa
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nello studio pubblicato il 9 giugno 2022, dal titolo “Bonus 200 euro, un percorso a ostacoli per le imprese” analizza le principali novità introdotte per il bonus una tantum spettante ai lavoratori dipendenti in misura pari a 200 euro con la mensilità del mese di luglio 2022.
Il datore di lavoro procederà al recupero del credito derivante dalle somme anticipate ai lavoratori mediante compensazione con le denunce contributive.
I soggetti interessati: i requisiti soggettivi
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 17 maggio 2022, n. 114, del D.L. n. 50/2022, è stata finalmente definita la platea dei beneficiari del bonus 200 euro, sono state disciplinate le modalità di erogazione della misura e individuati i soggetti tenuti alla presentazione dell’istanza e coloro che, invece, riceveranno l’indennità “in automatico”.
L’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti è pari a 200 euro e verrà erogata dai datori di lavoro con la mensilità del mese di luglio 2022.
Con riferimento ai requisiti soggettivi in capo ai lavoratori, lo studio dei Consulenti evidenzia come la condizione di accesso all’indennità non sia legata al reddito imponibile percepito nel 2021 ma sia, invece, legata alle condizioni soggettive previste da un altro provvedimento cui il legislatore rinvia. I requisiti che consentono al lavoratore di beneficiare dell’indennità una tantum di 200 euro sono quelli relativi alla decontribuzione di 0,8 punti percentuali prevista a favore dei lavoratori dipendenti per l’anno 2022 dalla Legge 30 dicembre 2021, n. 234, c.d. legge di Bilancio 2022.
Più specificamente è previsto che “ai lavoratori dipendenti di cui all'articolo 1, comma 121, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all'articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell'anno 2022 hanno beneficiato dell'esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità, è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro”.
Lo studio della Fondazione dei Consulenti evidenzia che per il diritto all’indennità sia sufficiente l’acquisizione del diritto e, quindi, che il lavoratore abbia i requisiti previsti dal citato articolo 1, comma 121, Legge n. 234/2021, per almeno una mensilità del primo quadrimestre 2022 a prescindere dunque che l’esposizione dell’esonero contributivo sia effettivamente avvenuta ab origine in una delle denunce contributive mensili del periodo interessato.
Da un punto di vista procedurale, è previsto che il datore di lavoro proceda automaticamente al riconoscimento dell’indennità. Tuttavia, tale automaticità è in realtà subordinata ad una preventiva dichiarazione da parte del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all'articolo 32, commi 1 e 18, del D.L. n. 50/2022. Il lavoratore deve, cioè, dichiarare di non essere titolare di un trattamento pensionistico, del reddito di cittadinanza che danno luogo all’indennità di cui all’articolo 32, commi 1 e 18, del citato decreto.
Le criticità dello studio dei Consulenti
Va evidenziato che nello studio dei Consulenti, al paragrafo “Spunti di riflessione”, è analizzata la problematica contenuta nell’articolo 31 del citato D.L. n. 50/2022 e la conseguente disparità di trattamento che subiranno i lavoratori, in tutti i quei casi in cui, per motivi diversi, nel primo quadrimestre 2022, si son trovati ad avere un imponibile contributivo inferiore al massimale mensile di € 2.692,00, quando in un mese “standard” la retribuzione degli stessi sarebbe stata superiore; lavoratori che, a parità di retribuzione, ad esempio € 3.000,00 mensili, nel caso di assenza di eventi particolari, durante il primo quadrimestre del 2022, restano fuori dalla possibilità di fruire del bonus, non avendo goduto dell’esonero dello 0,8%.
Gli stessi lavoratori che, invece, durante il primo quadrimestre abbiano goduto di prestazioni a sostegno del reddito (malattia, maternità obbligatoria, congedo parentale, infortunio), che incidono a livello di imponibile previdenziale, possono aver portato ad una retribuzione imponibile da € 3.000,00 contrattuali, ad esempio, a € 2.500,00 consentendo così l’applicazione dell’esonero dello 0,8%.
Indennità a favore dei lavoratori autonomi e professionisti
L’articolo 33 del D.L. n. 50/2022, prevede l’istituzione di un Fondo dedicato, di un importo pari a 500 milioni di euro, lasciando poi ad un successivo decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto col Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro il 17 giugno 2022, l’individuazione dei requisiti, il limite reddituale, l’importo, procedure per la richiesta e le modalità di erogazione.
I soggetti interessati sono:
- i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni INPS, quindi coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
- gli artigiani ed esercenti attività commerciali;
- gli imprenditori agricoli a titolo principale;
- i pescatori autonomi, della piccola pesca marittima e delle acque interne;
- i soggetti iscritti alla gestione separata, di cui all'articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335;
- gli iscritti alle Casse di previdenza autonome di cui ai cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509, e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103.
I predetti soggetti non debbono aver fruito dell’indennità di cui agli articoli 31 e 32 del D.L. n. 50/2022.
Il requisito reddituale non è, invece, fissato in quanto dovrà essere previsto dal decreto attuativo ancora da emanare.
Riferimenti normativi:
Bonus 200 euro: i Consulenti del lavoro evidenziano dubbi e criticità
a cura di Studio Tributario Gavioli & Associati | 15 Giugno 2022
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro esamina le novità sul bonus 200 euro: i datori di lavoro dovranno erogare nella busta paga di luglio la somma di 200 euro ai dipendenti che nel primo quadrimestre del 2022 hanno beneficiato della decontribuzione di 0,8 punti percentuali dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti. Il documento dei Consulenti analizza le criticità della misura introdotta del legislatore sia per le imprese che devono erogare il bonus, sia anche per il lavoratore che deve fare una dichiarazione di non essere titolare di pensione o reddito di cittadinanza prima di procedere all'erogazione automatica dell'indennità.
Premessa
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nello studio pubblicato il 9 giugno 2022, dal titolo “Bonus 200 euro, un percorso a ostacoli per le imprese” analizza le principali novità introdotte per il bonus una tantum spettante ai lavoratori dipendenti in misura pari a 200 euro con la mensilità del mese di luglio 2022.
Il datore di lavoro procederà al recupero del credito derivante dalle somme anticipate ai lavoratori mediante compensazione con le denunce contributive.
I soggetti interessati: i requisiti soggettivi
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 17 maggio 2022, n. 114, del D.L. n. 50/2022, è stata finalmente definita la platea dei beneficiari del bonus 200 euro, sono state disciplinate le modalità di erogazione della misura e individuati i soggetti tenuti alla presentazione dell’istanza e coloro che, invece, riceveranno l’indennità “in automatico”.
L’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti è pari a 200 euro e verrà erogata dai datori di lavoro con la mensilità del mese di luglio 2022.
Con riferimento ai requisiti soggettivi in capo ai lavoratori, lo studio dei Consulenti evidenzia come la condizione di accesso all’indennità non sia legata al reddito imponibile percepito nel 2021 ma sia, invece, legata alle condizioni soggettive previste da un altro provvedimento cui il legislatore rinvia. I requisiti che consentono al lavoratore di beneficiare dell’indennità una tantum di 200 euro sono quelli relativi alla decontribuzione di 0,8 punti percentuali prevista a favore dei lavoratori dipendenti per l’anno 2022 dalla Legge 30 dicembre 2021, n. 234, c.d. legge di Bilancio 2022.
Più specificamente è previsto che “ai lavoratori dipendenti di cui all'articolo 1, comma 121, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all'articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell'anno 2022 hanno beneficiato dell'esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità, è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro”.
Lo studio della Fondazione dei Consulenti evidenzia che per il diritto all’indennità sia sufficiente l’acquisizione del diritto e, quindi, che il lavoratore abbia i requisiti previsti dal citato articolo 1, comma 121, Legge n. 234/2021, per almeno una mensilità del primo quadrimestre 2022 a prescindere dunque che l’esposizione dell’esonero contributivo sia effettivamente avvenuta ab origine in una delle denunce contributive mensili del periodo interessato.
Da un punto di vista procedurale, è previsto che il datore di lavoro proceda automaticamente al riconoscimento dell’indennità. Tuttavia, tale automaticità è in realtà subordinata ad una preventiva dichiarazione da parte del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all'articolo 32, commi 1 e 18, del D.L. n. 50/2022. Il lavoratore deve, cioè, dichiarare di non essere titolare di un trattamento pensionistico, del reddito di cittadinanza che danno luogo all’indennità di cui all’articolo 32, commi 1 e 18, del citato decreto.
Le criticità dello studio dei Consulenti
Va evidenziato che nello studio dei Consulenti, al paragrafo “Spunti di riflessione”, è analizzata la problematica contenuta nell’articolo 31 del citato D.L. n. 50/2022 e la conseguente disparità di trattamento che subiranno i lavoratori, in tutti i quei casi in cui, per motivi diversi, nel primo quadrimestre 2022, si son trovati ad avere un imponibile contributivo inferiore al massimale mensile di € 2.692,00, quando in un mese “standard” la retribuzione degli stessi sarebbe stata superiore; lavoratori che, a parità di retribuzione, ad esempio € 3.000,00 mensili, nel caso di assenza di eventi particolari, durante il primo quadrimestre del 2022, restano fuori dalla possibilità di fruire del bonus, non avendo goduto dell’esonero dello 0,8%.
Gli stessi lavoratori che, invece, durante il primo quadrimestre abbiano goduto di prestazioni a sostegno del reddito (malattia, maternità obbligatoria, congedo parentale, infortunio), che incidono a livello di imponibile previdenziale, possono aver portato ad una retribuzione imponibile da € 3.000,00 contrattuali, ad esempio, a € 2.500,00 consentendo così l’applicazione dell’esonero dello 0,8%.
Indennità a favore dei lavoratori autonomi e professionisti
L’articolo 33 del D.L. n. 50/2022, prevede l’istituzione di un Fondo dedicato, di un importo pari a 500 milioni di euro, lasciando poi ad un successivo decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto col Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro il 17 giugno 2022, l’individuazione dei requisiti, il limite reddituale, l’importo, procedure per la richiesta e le modalità di erogazione.
I soggetti interessati sono:
I predetti soggetti non debbono aver fruito dell’indennità di cui agli articoli 31 e 32 del D.L. n. 50/2022.
Il requisito reddituale non è, invece, fissato in quanto dovrà essere previsto dal decreto attuativo ancora da emanare.
Riferimenti normativi:
Sullo stesso argomento:Bonus 200 euro
Chi ha diritto al bonus una tantum di 200 euro con la mensilità del mese di luglio 2022?
I lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre del 2022 hanno beneficiato dell'esonero di 0,8 punti percentuali sono destinatari dell'indennità.
Come avviene il recupero del credito derivante dalle somme anticipate ai lavoratori?
Il datore di lavoro procederà al recupero del credito mediante compensazione con le denunce contributive.
Quali sono i soggetti interessati al bonus 200 euro e quali sono i requisiti soggettivi?
I soggetti interessati sono i lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre del 2022 hanno beneficiato dell'esonero contributivo. I requisiti sono quelli previsti dalla Legge di Bilancio 2022.
Quali criticità sono state evidenziate nello studio dei Consulenti?
Nello studio dei Consulenti sono state evidenziate le problematiche contenute nell'articolo 31 del D.L. n. 50/2022 e la disparità di trattamento per i lavoratori che hanno un imponibile contributivo inferiore al massimale mensile, non consentendo loro di fruire del bonus.
Chi ha diritto all'indennità una tantum di 200 euro fra i lavoratori autonomi e i professionisti?
L'indennità è destinata ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni INPS e ad altri soggetti specificati, a condizione che non abbiano già fruito dell'indennità prevista negli articoli 31 e 32 del D.L. n. 50/2022.