Commento
FINE RAPPORTO

Cambio d’appalto: le tutele previste dal contratto collettivo non escludono, ma si aggiungono, alle tutele previste dalla legge

di Benedetta Cargnel | 20 Febbraio 2020
Cambio d’appalto: le tutele previste dal contratto collettivo non escludono, ma si aggiungono, alle tutele previste dalla legge

La Suprema Corte torna a pronunciarsi sulle tutele dei lavoratori in caso di cambio d’appalto. Nell’ipotesi in cui un lavoratore sia licenziato per giustificato motivo oggettivo in ragione di un cambio d’appalto e venga assunto ex novo presso l’impresa subentrante per effetto dell’applicazione di “clausole sociali” previste dal CCNL applicato in azienda, non vengono meno le tutele normative previste a suo favore in materia di licenziamenti. Ciò comporta che, in caso di impugnazione del licenziamento, l’originario datore di lavoro sarà tenuto comunque a dimostrare le ragioni economiche fondanti il provvedimento espulsivo nonché di aver adempiuto all’obbligo di “repechage”.

Contenuto riservato agli
Abbonati MySolution

Sei già Abbonato?

Esegui qui l'accesso

Non sei ancora Abbonato?

Richiedi info
Promo 15 giorni
Sintesi elaborata da MySolution IA:
Tre lavoratrici impugnano licenziamento per cambio d'appalto, sostenendo mancanza di ragioni economiche e violazione dell'obbligo di repechage. La Corte di Cassazione conferma tutele normative in caso di assunzione presso impresa subentrante.