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MALATTIA

Periodo di comporto: quando e come prolungarlo

Il punto sull’istituto e focus sui principi affermati dalla Cassazione con Sentenza n. 26956/2025

di Emanuele Maestri | 13 Novembre 2025
Periodo di comporto: quando e come prolungarlo

A fronte di patologie particolarmente gravi, il dipendente spesso (in base alle previsioni dei contratti collettivi) ha diritto al prolungamento del periodo di conservazione del posto di lavoro. Tale diritto soggiace però a precisi obblighi formali, recentemente puntualizzati dalla Suprema Corte con la Sentenza 7 ottobre 2025, n. 26956. Di seguito il punto sull’istituto e il focus sui principi affermati dalla Cassazione.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il periodo di comporto è il tempo durante il quale il datore di lavoro deve mantenere il posto al dipendente assente per malattia, infortunio, gravidanza o puerperio. La durata è stabilita dai contratti collettivi e può essere secco (per un unico episodio) o per sommatoria (per più assenze). Il licenziamento per superamento del comporto deve essere motivato e scritto. In caso di patologie gravi, il lavoratore può richiedere un prolungamento del comporto, dimostrando la condizione con certificati medici.