L’art. 4 del D.Lgs. 30 dicembre 2023, n. 216 introduce una nuova disposizione normativa in tema di maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni.
Per il periodo d’imposta 2024, infatti, si dispone che per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato sia maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale e nel rispetto delle ulteriori disposizioni di cui al predetto Decreto. L’agevolazione è rivolta ai soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 per almeno 365 giorni.
Restano escluse dal beneficio le società e gli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o gli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d'impresa.
Se il dettato normativo appare semplice nella sua definizione, molteplici sono gli interrogativi che si pongono quanto alla sua effettiva applicazione e, numerosi, sono anche i riflessi sul mondo del lavoro.
Con il nostro intervento, dunque, vogliamo analizzare la norma di cui all’art. 4 del D.L.gs. n. 216/2023, evidenziando le criticità e gli interrogativi per la risoluzione dei quali, necessariamente, si dovranno attendere indicazioni da parte degli Istituti.
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