Entro il 31 dicembre 2022 le aziende avranno la possibilità di riconoscere ai propri dipendenti sino a 3.000 euro in fringe benefits totalmente esenti da qualsiasi imposizione fiscale o previdenziale. È quanto disposto dal cosiddetto Decreto "Aiuti-quater", in modifica alla previsione di cui all’articolo 12 del D.L. n. 115/2022 (c.d. Decreto "Aiuti-bis") che ne aveva già innalzato la soglia a 600 euro.
Per il 2022, dunque, viene prevista una deroga alla disciplina ordinaria di cui all’articolo 51, comma 3, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, per effetto della quale “non concorre a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se complessivamente di importo non superiore nel periodo d'imposta a euro 258,23”.
A questa disposizione, poi, si aggiunge la misura di cui all’articolo 2 del D.L. 21 marzo 2022, n. 21, convertito con modificazioni in Legge 20 maggio 2022, n. 51 secondo cui, limitatamente all’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro, per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.
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