Mentre il Paese si dedica alla fase di ripresa conseguente al superamento dell’emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del virus Covid-19, sembra affacciarsi una nuova crisi, causata dal conflitto tra Russia e Ucraina. Ecco, dunque, che si rendono necessari interventi normativi ad hoc per far fronte all’innalzamento dei costi legati alle fonti energetiche e alle materie prime che stanno avendo forti impatti su aziende e cittadini già provati da anni di pandemia.
In quest’ottica, quindi, sono da leggersi le disposizioni di cui agli articoli 31 e 32 del D.L. 17 maggio 2022, n. 50 (c.d. Decreto “Aiuti”) che introducono un’indennità “una tantum”, del valore di 200 euro, in favore di lavoratori dipendenti, pensionati ed altre tipologie di soggetti.
Se, tuttavia, ad una prima lettura, la norma può apparire chiara, molteplici sono i dubbi che sorgono nell’applicazione di una misura che presenta numerose variabili e per cui si dovranno attendere doverosi chiarimenti da parte dell’INPS.
Con il presente intervento, vogliamo affrontare la disciplina contenuta nel Decreto "Aiuti", analizzandone requisiti e caratteristiche, puntando l’attenzione sulle incognite ancora da risolvere.
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