Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).
Durante l’emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del virus Covid-19, questo strumento ha rivestito fondamentale importanza, consentendo ai lavoratori di svolgere le proprie mansioni, durante i periodi di lockdown, isolamento o quarantena.
In conseguenza di ciò, fino al 30 giugno 2022, le comunicazioni di smart working nel settore privato andranno effettuate esclusivamente attraverso una procedura semplificata (per la quale non è necessario allegare alcun accordo con il lavoratore), utilizzando esclusivamente la modulistica e l’applicativo informatico resi disponibili dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Diversamente, a decorrere dal 1° luglio 2022, tornerà in vigore la disciplina ordinaria.
A seguito del recente webinar sul tema, dunque, vediamo di rispondere ai quesiti posti in materia di smart working.
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