Per espressa previsione del D.L. 21 settembre 2021, n. 127, recante “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening”, a decorrere dallo scorso 15 ottobre il possesso del Green pass è obbligatorio per l’accesso a tutti i luoghi di lavoro, sia pubblici che privati.
Nell’iter di conversione in legge del provvedimento, tuttavia, sono state apportate alcune modifiche al testo che, se da un lato hanno sciolto alcuni nodi, dall’altro hanno aperto a nuovi interrogativi.
Nel perdurare dell’emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del virus Covid-19, infatti, e nella necessità di assicurare una ripresa economica quanto più sicura possibile, la normativa risulta in perdurante evoluzione e in costante modifica.
Con il presente intervento, dunque vogliamo analizzare le novità introdotte dalla Legge 19 novembre 2021, n. 165, di conversione del D.L. n. 127/2021 in tema di controllo del green pass del personale somministrato, consegna della certificazione verde al proprio datore di lavoro, durata del green pass derivante da tampone nel corso dell’orario di lavoro e sostituzione del personale assente per mancanza di adeguata documentazione.
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