Il D.L. 19 maggio 2020 , n. 34, dal titolo “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” , pubblicato sulla G.U. (S.O.) n. 128 del 19 maggio 2020, meglio conosciuto come il "Decreto Rilancio", contiene una serie di misure finalizzate a contrastare la grave crisi economica che ha colpito il nostro Paese a seguito della citata emergenza COVID-19; tra queste vi è anche l’art. 90 che prevede novità in materia di lavoro agile e che ha trovato, nel D.L. n. 18/2020 , cd. decreto “Cura Italia”, un generalizzato utilizzo a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19.
Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14 (a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore) hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile.
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