Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2020, n. 70 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” entrano immediatamente in vigore le disposizioni volute dal Governo al fine di fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria.
Oltre alle norme dedicate al rafforzamento del sistema sanitario nazionale e alla tutela delle famiglie, di fondamentale interesse per il mondo del lavoro risultano essere le prescrizioni in materia di ammortizzatori sociali. Con le previsioni di cui all’art. 19 del cd. Decreto Cura Italia, infatti, viene prevista la possibilità, per i datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19, di presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 per una durata massima di nove settimane.
Sul punto, con Messaggio del 12 marzo 2020, n. 1118, l’Inps aveva già fornito le prime istruzioni operative in merito alle modalità di presentazione delle domande di cassa integrazione ordinaria ai sensi dell’art. 13 del precedente D.L. n. 9/2020, istituendo la nuova causale “COVID-19 d. l. n. 9/2020”, limitatamente alle prime “zone rosse” individuate in Lombardia e Veneto dal D.P.C.M. 1° marzo 2020 .
Errore di accesso al sistema, riprova tra qualche minuto
Prova nuovamente ad eseguire l'accessoATTENZIONE: 10 tentativi rimasti prima di bloccare l'account.
Se non ricordi la password clicca qui
Operazione riuscita correttamente
Si è verificato un errore, riprova più tardi
Funzionalità non abilitata per utenti Demo
La funzione di ricerca è disponibile solo per gli utenti abbonati