Le PMI italiane sono sottocapitalizzate se messe a confronto con le imprese di analoga dimensione degli altri paesi avanzati. Le PMI continuano, comunque, ad evidenziare grande vitalità e a rappresentare la struttura portante del sistema produttivo italiano. Il rafforzamento della struttura patrimoniale è però un’esigenza non più rinviabile e la quotazione in borsa rappresenta una modalità efficace per migliorare tutte le ratio finanziarie permettendo di accedere a svariate forme di nuova finanza. Tuttavia, oltre agli indubbi vantaggi, la quotazione ha anche i suoi costi. Per tale motivo, il Decreto n. 215 del 30 dicembre 2023 ha confermato il credito d’imposta in favore delle PMI che sostengono le spese di consulenza per ottenere la quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione. Le imprese potranno richiedere un credito d'imposta pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti per la IPO, fino a un massimo di 500.000 euro, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2024 e di 6 milioni di euro per il 2025.
Errore di accesso al sistema, riprova tra qualche minuto
Prova nuovamente ad eseguire l'accessoATTENZIONE: 10 tentativi rimasti prima di bloccare l'account.
Se non ricordi la password clicca qui
Operazione riuscita correttamente
Si è verificato un errore, riprova più tardi
Funzionalità non abilitata per utenti Demo