Alla Camera ieri il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha posto a nome del Governo la questione di fiducia sul disegno di legge C. 2500-A, di conversione del decreto “Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34).
La Conferenza dei Presidenti di Gruppo ha stabilito che le dichiarazioni di voto sulla fiducia avranno luogo oggi, 8 luglio, a partire dalle ore 17, con appello nominale con inizio dalle ore 18.30. Le dichiarazioni di voto finale sul provvedimento si svolgeranno domani, 9 luglio, con inizio alle ore 12.
Tra le principali novità introdotte in sede di conversione e in via di approvazione si segnalano:
- lo stanziamento di ulteriori 30 milioni a favore del credito d’imposta riconosciuto dall’art. 49 del decreto “Crescita” (D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modifiche dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58), per le spese sostenute dalle imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all’estero che siano state disdette in ragione dell’emergenza Covid-19. Tali somme aggiuntive sono destinate alle imprese diverse dalle piccole e medie imprese e agli operatori del settore fieristico, con riferimento al ristoro dei danni prodotti dall’annullamento o dalla mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali in Italia;
- il riconoscimento di contributi a fondo perduto, nel limite di spesa complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2020, a favore dell’industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione;
- il riconoscimento di un credito d'imposta alle imprese del settore tessile, della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria e degli accessori, al fine di contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino. Il contributo spetta nella misura del 30 per cento del valore delle rimanenze finali di magazzino di cui all’art. 92, comma 1, del Tuir, eccedente la media del medesimo valore registrato nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso alla data di entrata in vigore del D.P.C.M. 9 marzo 2020;
- il rinvio del termine per la nomina degli organi di controllo o del revisore nelle Srl e nelle società cooperative costituite al 16 marzo 2019; in particolare, si prevede lo spostamento della scadenza all'approvazione dei bilanci relativi all'esercizio 2021 (è stato infatti modificato l'art. 379, comma 3 , del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza – D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14).
Una volta approvato dalla Camera, il disegno di legge passerà all'esame del Senato.