La legge di Bilancio 2025 prevede che, dal 1° gennaio 2026, partirà l'obbligo di integrazione tra sistemi di pagamento elettronico e registratori telematici. Il provvedimento mira a recuperare un gettito Iva stimato in 50 milioni di euro. Gli esercenti dovranno dotarsi di sistemi che garantiscano non solo la comunicazione tra i dispositivi ma anche la sicurezza e l’inalterabilità dei dati trasmessi.
Il comma 74 sostituisce interamente il comma 3 dell’art. 2 del D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127, che disciplina la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, al fine attuare una piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico. Nello specifico, il comma 3, come sostituito, stabilisce che la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica sono effettuate mediante strumenti tecnologici che garantiscano l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, nonché la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico. A tal fine, lo strumento hardware o software mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici è sempre collegato allo strumento mediante il quale sono registrati e memorizzati, in modo puntuale, e trasmessi, in modo aggregato, i dati dei corrispettivi nonché i dati dei pagamenti elettronici giornalieri.
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