Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 21 marzo 2025, n. 745

di Fabio Pace | 21 Marzo 2025
Rassegna di giurisprudenza 21 marzo 2025, n. 745

Si ritiene che il professionista non abbia dato prova specifica dei singoli versamenti bancari, richiesta in caso di accertamenti bancari. La questione è riferita alla scelta del c/c e alla mancata redistribuzione delle somme.
Nell’accertamento, con riferimento ai versamenti effettuati su c/c dal professionista o lavoratore autonomo, la presunzione legale ex art. 32 del D.P.R. n. 600/1973 resta invariata, sicché questi è onerato di provare in modo analitico l’estraneità di tali movimenti ai fatti imponibili, essendo venuta meno, dopo Corte cost. sent. 6 ottobre 2014, n. 228, l’equiparazione logica tra attività imprenditoriale e professionale limitatamente ai prelevamenti sui c/c (Sez. 5, sent. 9 agosto 2016, n. 16697; Sez. 6-5, ord. 10 febbraio 2017, n. 3628).

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il professionista deve fornire prove specifiche dei versamenti bancari e redistribuire le somme. La presunzione legale resta invariata, ma è necessaria la prova dell'estraneità dei movimenti ai fatti imponibili.