La delibera di approvazione delle aliquote IMU tramite la nuova applicazione
La questione legata alla nuova modalità di redazione della delibera di approvazione delle aliquote IMU parte dall’approvazione ossia dalla pubblicazione in G.U., Serie Generale n. 172 del 25 luglio 2023, del Decreto 7 luglio 2023 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Con tale Decreto , sono state individuate le fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote IMU in virtù delle previsioni di cui al comma 756 della Legge n. 160/2019, Legge di Bilancio 2020, istitutiva della nuova IMU (accorpamento IMU e TASI):
A decorrere dall’ anno 2021, i comuni, in deroga all’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755 esclusivamente con riferimento alle fattispecie individuate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, che si pronuncia entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione.
Con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, possono essere modificate o integrate le fattispecie individuate con il decreto di cui al primo periodo.
Detto ciò, anche qualora il Comune non intenda diversificare le aliquote rispetto a quelle indicate ai commi da 748 a 755, la delibera di approvazione delle aliquote deve essere redatta accedendo all’applicazione disponibile nel portale del federalismo fiscale (applicazione informatica “Gestione IMU”) che consente, previa selezione delle fattispecie di interesse del comune tra quelle individuate con il decreto di cui al comma 756, di elaborare il prospetto delle aliquote, che forma parte integrante della delibera stessa (vedi comma 757).
A ogni modo, le aliquote inserite dal comune devono sempre rispettare i limiti di intervento previsti dall’art. 1, commi da 748 a 755, della Legge n. 160/2019.
Laddove il Comune intervenga oltre i limiti citati, l’applicazione comunica un errore bloccante. Si pensi ad esempio all’ipotesi in cui, per un immobile di categoria catastale D, il Comune preveda un’aliquota superiore all’1,14%.
Novità Decreto 7 luglio 2023
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Cosa
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Individuazione delle fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote IMU e obbligo di utilizzo della nuova applicazione.
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Obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote IMU tramite l’applicazione del Portale del Federalismo fiscale
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Anche qualora il Comune non intenda diversificare le aliquote rispetto a quelle indicate dal Decreto 7 luglio.
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Discordanza tra prospetto e regolamento comunale
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In caso di discordanza tra il prospetto delle aliquote di cui al comma 757 e le disposizioni contenute nel regolamento di disciplina dell’imposta, prevale quanto stabilito nel prospetto.
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Entrata in vigore dell’obbligo
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2024
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Anno di sperimentazione
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2023
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Effetti dell’entrata in vigore dell’obbligo
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Per il primo anno di applicazione obbligatoria del prospetto, in mancanza di una delibera approvata secondo le nuove modalità e pubblicata nel termine del 28 ottobre, si applicano le aliquote IMU base. Ciò vale fin quando il Comune inadempiente non approvi le aliquote secondo le modalità fissate dal Decreto 7 luglio e dal comma 757 della Legge n. 160/2019 (vedi anche comma 837 Legge n. 197/2022).
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Rispetto agli effetti dell’entrata in vigore dell’obbligo c’è da dire che, le aliquote e i regolamenti IMU deliberati dal Comune, hanno effetto per l’anno di riferimento a condizione che siano pubblicati sul sito internet del dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre dello stesso anno; a tal fine, il comune deve inserire il prospetto delle aliquote e il testo del regolamento nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale entro il 14 ottobre dello stesso anno.
A oggi, fermo restando quanto riportato in tabella, in mancanza di una delibera approvata e pubblicata nei termini di legge però si applicano le aliquote e i regolamenti vigenti nell’anno precedente.
Ciò vale anche rispetto al saldo IMU 2023 in scadenza il prossimo 18 dicembre.
La delibera di approvazione delle aliquote IMU tramite la nuova applicazione. La proroga
In base a quanto detto fin qui, l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto, utilizzando l’applicazione informatica presente sul portale del Federalismo fiscale, sarebbe dovuto scattare con effetti dal periodo d’imposta 2024.
In considerazione delle criticità evidenziate dai Comuni durante la fase di sperimentazione avviata dal MEF a metà ottobre, il D.L. n. 132/2023, all’art. 6-ter ha disposto la decorrenza dell’obbligo solo con effetti dal 2025.
Durante la fase di sperimentazione avviata dal MEF a metà ottobre, i Comuni avevano riscontrato alcune criticità, tra cui l’assenza di alcune fattispecie impositive finora regolamentate nei rispettivi atti, che si auspica verranno integrate nel corso del più ampio lasso di tempo concesso dal Parlamento (vedi avviso IFEL del 15 novembre 2023).
La proroga è stata ufficializzata anche dal Dipartimento delle Finanze con un comunicato stampa pubblicato in data 30 novembre.
Effetti della proroga
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Obbligo utilizzo nuovo prospetto aliquote
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2025
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Fase sperimentale
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L’applicazione informatica denominata “Gestione IMU” con cui i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché́ elaborare e trasmettere il relativo Prospetto - aperta ai Comuni all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, in esito all’entrata in vigore del Decreto 7 luglio 2023, a decorrere dal 22 settembre 2023 - resterà̀ a disposizione dei Comuni, ai fini del proseguimento della fase sperimentale (che indicherà̀ il 2024 come anno di compilazione), volta a simulare l’elaborazione del Prospetto. I Prospetti inseriti durante la fase sperimentale non avranno alcuna valenza.
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Effetti sull’anno di imposta 2024
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I Comuni devono continuare a trasmettere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’inserimento del testo della delibera stessa nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale.
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Manca di una delibera approvata secondo le nuove modalità
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Per l’anno 2024, non vige l’obbligo di diversificare le aliquote dell’IMU utilizzando le fattispecie individuate nel Decreto del 7 luglio 2023, in mancanza di una delibera approvata e pubblicata nei termini di legge, si applicano, le aliquote vigenti nell’anno di imposta 2023.
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Nel comunicato stampa in parola, il MEF ha precisato che nei confronti dei Comuni appartenenti alla regione Friuli-Venezia Giulia e alle province autonome di Trento e di Bolzano - vigendo, rispettivamente, le norme di cui alla Legge regionale 14 novembre 2022, n. 17, istitutiva dell’imposta locale immobiliare autonoma (ILIA), alla Legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 14, relativa all’Imposta immobiliare semplice (IMIS), e alla Legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3, sull’imposta municipale immobiliare (IMI) - non trovano applicazione le disposizioni di cui alla Legge n. 160/2019 in materia di IMU e, quindi, non sussiste l’obbligo di redigere la delibera tramite l’elaborazione del Prospetto.
Infine, è utile segnalare che il MEF ha ripubblicato le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU”, che sono state aggiornate rispetto a quelle allegate al comunicato del 21 settembre 2023.
Riferimenti normativi
Aliquote IMU con la nuova applicazione. Tutto rimandato al 2025
di Andrea Amantea | 15 Dicembre 2023
L’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU accedendo all’applicazione presente sul federalismo fiscale che consente di elaborare il prospetto delle aliquote, decorrerà solo dal 2025. La proroga di un anno è stata inserita nel D.L. n. 132/2023, c.d. Decreto “Proroghe”, in considerazione delle criticità evidenziate dai Comuni durante la fase di sperimentazione avviata dal MEF a metà ottobre. La proroga è stata ufficializzata anche dal Dipartimento delle Finanze con un comunicato stampa pubblicato in data 30 novembre.
La delibera di approvazione delle aliquote IMU tramite la nuova applicazione
La questione legata alla nuova modalità di redazione della delibera di approvazione delle aliquote IMU parte dall’approvazione ossia dalla pubblicazione in G.U., Serie Generale n. 172 del 25 luglio 2023, del Decreto 7 luglio 2023 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Con tale Decreto , sono state individuate le fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote IMU in virtù delle previsioni di cui al comma 756 della Legge n. 160/2019, Legge di Bilancio 2020, istitutiva della nuova IMU (accorpamento IMU e TASI):
A decorrere dall’ anno 2021, i comuni, in deroga all’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755 esclusivamente con riferimento alle fattispecie individuate con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, che si pronuncia entro quarantacinque giorni dalla data di trasmissione.
Con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, possono essere modificate o integrate le fattispecie individuate con il decreto di cui al primo periodo.
Detto ciò, anche qualora il Comune non intenda diversificare le aliquote rispetto a quelle indicate ai commi da 748 a 755, la delibera di approvazione delle aliquote deve essere redatta accedendo all’applicazione disponibile nel portale del federalismo fiscale (applicazione informatica “Gestione IMU”) che consente, previa selezione delle fattispecie di interesse del comune tra quelle individuate con il decreto di cui al comma 756, di elaborare il prospetto delle aliquote, che forma parte integrante della delibera stessa (vedi comma 757).
A ogni modo, le aliquote inserite dal comune devono sempre rispettare i limiti di intervento previsti dall’art. 1, commi da 748 a 755, della Legge n. 160/2019.
Laddove il Comune intervenga oltre i limiti citati, l’applicazione comunica un errore bloccante. Si pensi ad esempio all’ipotesi in cui, per un immobile di categoria catastale D, il Comune preveda un’aliquota superiore all’1,14%.
Novità Decreto 7 luglio 2023
Cosa
Individuazione delle fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote IMU e obbligo di utilizzo della nuova applicazione.
Obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote IMU tramite l’applicazione del Portale del Federalismo fiscale
Anche qualora il Comune non intenda diversificare le aliquote rispetto a quelle indicate dal Decreto 7 luglio.
Discordanza tra prospetto e regolamento comunale
In caso di discordanza tra il prospetto delle aliquote di cui al comma 757 e le disposizioni contenute nel regolamento di disciplina dell’imposta, prevale quanto stabilito nel prospetto.
Entrata in vigore dell’obbligo
2024
Anno di sperimentazione
2023
Effetti dell’entrata in vigore dell’obbligo
Per il primo anno di applicazione obbligatoria del prospetto, in mancanza di una delibera approvata secondo le nuove modalità e pubblicata nel termine del 28 ottobre, si applicano le aliquote IMU base. Ciò vale fin quando il Comune inadempiente non approvi le aliquote secondo le modalità fissate dal Decreto 7 luglio e dal comma 757 della Legge n. 160/2019 (vedi anche comma 837 Legge n. 197/2022).
Rispetto agli effetti dell’entrata in vigore dell’obbligo c’è da dire che, le aliquote e i regolamenti IMU deliberati dal Comune, hanno effetto per l’anno di riferimento a condizione che siano pubblicati sul sito internet del dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre dello stesso anno; a tal fine, il comune deve inserire il prospetto delle aliquote e il testo del regolamento nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale entro il 14 ottobre dello stesso anno.
A oggi, fermo restando quanto riportato in tabella, in mancanza di una delibera approvata e pubblicata nei termini di legge però si applicano le aliquote e i regolamenti vigenti nell’anno precedente.
Ciò vale anche rispetto al saldo IMU 2023 in scadenza il prossimo 18 dicembre.
La delibera di approvazione delle aliquote IMU tramite la nuova applicazione. La proroga
In base a quanto detto fin qui, l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto, utilizzando l’applicazione informatica presente sul portale del Federalismo fiscale, sarebbe dovuto scattare con effetti dal periodo d’imposta 2024.
In considerazione delle criticità evidenziate dai Comuni durante la fase di sperimentazione avviata dal MEF a metà ottobre, il D.L. n. 132/2023, all’art. 6-ter ha disposto la decorrenza dell’obbligo solo con effetti dal 2025.
Durante la fase di sperimentazione avviata dal MEF a metà ottobre, i Comuni avevano riscontrato alcune criticità, tra cui l’assenza di alcune fattispecie impositive finora regolamentate nei rispettivi atti, che si auspica verranno integrate nel corso del più ampio lasso di tempo concesso dal Parlamento (vedi avviso IFEL del 15 novembre 2023).
La proroga è stata ufficializzata anche dal Dipartimento delle Finanze con un comunicato stampa pubblicato in data 30 novembre.
Effetti della proroga
Obbligo utilizzo nuovo prospetto aliquote
2025
Fase sperimentale
L’applicazione informatica denominata “Gestione IMU” con cui i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché́ elaborare e trasmettere il relativo Prospetto - aperta ai Comuni all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, in esito all’entrata in vigore del Decreto 7 luglio 2023, a decorrere dal 22 settembre 2023 - resterà̀ a disposizione dei Comuni, ai fini del proseguimento della fase sperimentale (che indicherà̀ il 2024 come anno di compilazione), volta a simulare l’elaborazione del Prospetto. I Prospetti inseriti durante la fase sperimentale non avranno alcuna valenza.
Effetti sull’anno di imposta 2024
I Comuni devono continuare a trasmettere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’inserimento del testo della delibera stessa nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale.
Manca di una delibera approvata secondo le nuove modalità
Per l’anno 2024, non vige l’obbligo di diversificare le aliquote dell’IMU utilizzando le fattispecie individuate nel Decreto del 7 luglio 2023, in mancanza di una delibera approvata e pubblicata nei termini di legge, si applicano, le aliquote vigenti nell’anno di imposta 2023.
Nel comunicato stampa in parola, il MEF ha precisato che nei confronti dei Comuni appartenenti alla regione Friuli-Venezia Giulia e alle province autonome di Trento e di Bolzano - vigendo, rispettivamente, le norme di cui alla Legge regionale 14 novembre 2022, n. 17, istitutiva dell’imposta locale immobiliare autonoma (ILIA), alla Legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 14, relativa all’Imposta immobiliare semplice (IMIS), e alla Legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3, sull’imposta municipale immobiliare (IMI) - non trovano applicazione le disposizioni di cui alla Legge n. 160/2019 in materia di IMU e, quindi, non sussiste l’obbligo di redigere la delibera tramite l’elaborazione del Prospetto.
Infine, è utile segnalare che il MEF ha ripubblicato le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU”, che sono state aggiornate rispetto a quelle allegate al comunicato del 21 settembre 2023.
Riferimenti normativi
Sullo stesso argomento:IMU
Qual è la data di pubblicazione del Decreto 7 luglio 2023 del Ministero dell’Economia e delle Finanze?
Il Decreto 7 luglio 2023 del Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato pubblicato in G.U., Serie Generale n. 172 del 25 luglio 2023.
Quali sono le modalità di redazione della delibera di approvazione delle aliquote IMU?
La delibera di approvazione delle aliquote IMU può essere redatta accedendo all’applicazione disponibile nel portale del federalismo fiscale (applicazione informatica “Gestione IMU”), che consente di elaborare il prospetto delle aliquote.
Quali sono le restrizioni sull'intervento dei Comuni nelle aliquote IMU?
Le aliquote inserite dal comune devono sempre rispettare i limiti di intervento previsti dall’art. 1, commi da 748 a 755, della Legge n. 160/2019. Laddove il Comune intervenga oltre i limiti citati, l’applicazione comunica un errore bloccante.
Qual è la data di entrata in vigore dell’obbligo di utilizzo del nuovo prospetto aliquote?
L’obbligo di utilizzare il nuovo prospetto aliquote entra in vigore nel 2025.
Qual è stato il motivo della proroga dell'obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU?
La proroga è stata disposta a causa delle criticità evidenziate dai Comuni durante la fase di sperimentazione avviata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a metà ottobre.