Commento
IVA

Nei casi di reverse charge interno il debitore dell’imposta è sempre il committente soggetto passivo

di Stefano Setti | 11 Febbraio 2020
Nei casi di reverse charge interno il debitore dell’imposta è sempre il committente soggetto passivo

L’Agenzia delle Entrate con la risposta ad interpello n. 11 del 24 gennaio 2020 ha chiarito che la regola generale di cui all’art. 17 del D.P.R. n. 633/1972, per cui il debitore d’imposta è il cedente o prestatore, deve essere derogata tutte le volte in cui vi siano specifiche disposizioni che individuano il debitore d’imposta, anche per le operazioni fra soggetti residenti, nel committente o cessionario, come nel caso delle operazioni soggette al regime del reverse charge c.d. interno, quali le operazioni nel settore dei rottami di cui all’art. 74, commi 7 e 8, del D.P.R. n. 633/1972, nonché, per analogia, le altre operazioni riguardanti ulteriori specifici settori di cui all’art. 17, commi 5, 6 e 7, del D.P.R. n. 633/1972.

Contenuto riservato agli
Abbonati MySolution

Sei già Abbonato?

Esegui qui l'accesso

Non sei ancora Abbonato?

Richiedi info
Promo 15 giorni
Sintesi elaborata da MySolution IA:
Risposta dell'Agenzia delle Entrate n. 11/2020 chiarisce che il debitore d'imposta, in operazioni soggette al reverse charge c.d. interno, è sempre il cessionario/committente.