Non è stato agevole per i nuovi ISA “misurare” il grado di affidabilità fiscale dei contribuenti che effettuano prestazioni di servizi, ed in particolare degli esercenti arti e professioni. In mancanza delle giacenze di magazzino e tenendo conto dell’applicazione del principio di cassa, risulta essenziale che il modello sia in grado di confrontare l’ammontare medio dei compensi distinti per tipologia di prestazione con i valori minimi provinciali contenuti nelle note metodologiche. Per tale ragione, è probabile che con decorrenza dall’anno prossimo la maggior parte degli ISA applicabili ai professionisti sia fondato su di un modello c.d. “a prestazioni”. I professionisti potranno monitorare nel corso dell’anno l’attività svolta, anche al fine di verificare se i compensi fatturati e percepiti siano stati determinati in misura inferiore rispetto ai valori minimi.
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