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Trasmissione telematica dei corrispettivi: non è consentito l’utilizzo di forme “miste”

di Stefano Setti | 21 Maggio 2019
Trasmissione telematica dei corrispettivi: non è consentito l’utilizzo di forme “miste”

In merito al nuovo obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi, l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 139 del 14 maggio 2019, ha chiarito che, per i soggetti con volume d’affari nel 2018 superiore ad euro 400.000, fino al 1° luglio 2019 sarà possibile installare gradualmente i nuovi registratori telematici, senza che gli stessi siano obbligatoriamente messi in servizio. Nei casi in cui i contribuenti volessero anticiparne l’avvio dovranno obbligatoriamente adottare un’unica modalità di certificazione dei corrispettivi, quindi, senza possibilità di utilizzo “misto” di certificazione.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
L'art. 2, 1° comma del D.Lgs. n. 127/2015, con modifiche del D.L. n. 119/2018, impone l'obbligo della memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate per i soggetti con volume d'affari sopra i €400.000 dal 1° luglio 2019 o dal 1° gennaio 2020 per tutti gli altri.