La sanatoria delle irregolarità formali, prevista dall’art. 9 del Decreto Legge 23 ottobre 2018, n. 119, prevede una novità assoluta rispetto alle precedenti sanatorie. Nella maggior parte dei casi non sarà sufficiente versare l’importo fisso di 200 euro per ogni periodo di imposta, ma il contribuente dovrà anche rimuovere la violazione commessa. Tale rimozione risulterà obbligatoria qualora la stessa sia in grado di ostacolare l’attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate. Questa è la rigida interpretazione fornita con la Circolare n. 11/E del 15 maggio 2019. Tuttavia, in alcuni casi, il comportamento del contribuente potrebbe comunque rendere possibili i controlli del Fisco e quindi rendere superflua la rimozione della violazione commessa. La verifica dovrà essere effettuata di volta in volta a seconda della diversa tipologia di violazione.
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