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Mutui: il tasso variabile diventa più caro del tasso fisso. Arriva il momento delle decisioni

Andamento dell’Euribor e dell’IRS. Tasso fisso o variabile?

di Gerardo Urti | 24 Febbraio 2023
Mutui: il tasso variabile diventa più caro del tasso fisso. Arriva il momento delle decisioni

Come sappiamo l’inflazione ha reso necessaria la rivalutazione dei tassi di interesse di riferimento per i mutui, parliamo dell’Euribor e dell’Eurirs. Con l’Euribor salito al 2,57% (e proiettato verso il 3%) e il tasso Eurirs a 30 anni al 2,37%, il mutuo variabile a parità di spread costa di più: non accadeva dal 2008. Per la prima volta nel 2023, a parità di spread, il tasso variabile risulta più caro del tasso fisso. Una situazione letteralmente opposta rispetto a quella che si era delineata soltanto alcuni mesi fa. Conviene davvero stipulare un contratto di mutuo a tasso fisso? O conviene ancora quello variabile guardando la prospettiva di medio e lungo termine?

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il 2022 è stato un anno complesso per i mutuatari, con la Banca Centrale Europea che ha alzato i tassi di interesse. Nel 2023 si prevede un aumento dei costi dei beni e servizi, influenzando i mutui a tasso variabile.