Il nuovo codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) ha introdotto, a partire dal 16 marzo 2019, delle norme in apparenza abrogative all’interno del codice civile, limitatamente alla disciplina delle Srl. Il Notariato, con Studio n. 58 del 2019, ha individuato una nuova linea di lettura, che ammette la coesistenza di tutte le norme vigenti, nell’ambito di uno scenario modificato per effetto dalla nuova disciplina della crisi e dell’insolvenza. In tale prospettiva, la norma attribuisce agli amministratori la funzione di creare ed applicare gli adeguati assetti organizzativi, mentre restano invariate le funzioni gestorie attribuite ai soci per effetto della normativa preesistente.
Lo studio esamina le conseguenze, sul piano delle clausole statutarie, della modifica dell’art. 2475 c.c., con riferimento, in particolare, alla nuova previsione per cui la gestione dell’impresa spetta esclusivamente agli amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale.
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