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Intelligenza Artificiale tra AI Act e GDPR: efficienza operativa e protezione dei dati

di Andrea Battistella | 21 Maggio 2025
Intelligenza Artificiale tra AI Act e GDPR: efficienza operativa e protezione dei dati

L’intelligenza artificiale offre importanti opportunità per professionisti e aziende che vogliono incrementare rendimento operativo e competitività. Chatbot e sistemi predittivi, ad esempio, permettono di automatizzare attività ripetitive e migliorare i processi lavorativi. L’utilizzo di queste tecnologie però richiede attenzione ai rischi legati alla gestione dei dati personali.
Il GDPR e il recente AI Act disciplinato l’utilizzo dell’AI e condividono una visione comune fondata sulla tutela dei diritti fondamentali delle persone fisiche e sulla gestione proattiva del rischio. Mettere in pratica questo approccio richiede un vero cambiamento culturale che permetta di agire in anticipo rispetto al verificarsi di un problema e con una strategia chiara e ben organizzata. La conformità non deve essere considerata come un mero adempimento formale, ma come un percorso che parte dalla mappatura dei processi, passa per la valutazione dei rischi e la definizione di policy interne, e continua con il monitoraggio.
Un percorso continuo che, oltre a garantire il rispetto delle norme, può trasformarsi in una opportunità per migliorare l’organizzazione e rafforzare la fiducia dei clienti.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
L'intelligenza artificiale offre opportunità per migliorare l'efficienza operativa, ma comporta rischi per la protezione dei dati personali. Il GDPR e l'AI Act richiedono un approccio proattivo e un cambiamento culturale.