Il reddito di cittadinanza ha discriminato gli stranieri, subordinandone il diritto al possesso di 10 anni di residenza dei quali gli ultimi due continuativi. Lo stabilisce la Corte di giustizia Ue nella sentenza alle cause C-112/22 e C-223/22 emessa ieri, dichiarando illegittima, inoltre, la previsione della sanzione penale per falsa dichiarazione sullo stesso requisito. Si risolve, così, in lieto fine la causa di due cittadine straniera, che avevano intascato "indebitamente" poco più di 3mila euro a testa di Rdc e rischiavano la sanzione penale.
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