La co.co.co. torna a essere la regina dei rapporti di lavoro (e con essa cresce il lavoro precario). Infatti, nel 2023 è l'unica tipologia di contratto di lavoro che vede crescere la sua utilizzazione rispetto agli anni passati e in misura significativa: le attivazioni di collaborazioni coordinate e continuative salgono dal 2,9% del 2022 al 5,5% del 2023. Quasi raddoppiano, cioè, da un anno all'altro, aumentando del 97,7%, e con un saldo finale (differenza tra attivazioni e cessazioni di co.co.co.) di 222.375 rapporti in più nel 2023 rispetto al 2022.
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