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RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

Decreto Dignità: le novità sul lavoro - 17. Licenziamento disciplinare post tutele crescenti: datori di grandi dimensioni

di Emanuele Maestri | 7 Settembre 2018
Decreto Dignità: le novità sul lavoro - 17. Licenziamento disciplinare post tutele crescenti: datori di grandi dimensioni

Il licenziamento disciplinare, che può essere motivato dalla giusta causa ovvero dal giustificato motivo soggettivo, costituisce la sanzione massima (ossia la più grave) a disposizione del datore di lavoro a fronte della condotta non corretta tenuta da parte di un proprio dipendente. Di seguito esaminiamo le regole per la validità del licenziamento da parte dei datori di lavoro che occupano un numero di addetti superiore a 15 (quindi almeno 16), e nei cui confronti si applicano le nuove disposizioni in materia di contratto a tutele crescenti.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il licenziamento disciplinare, fondato su giusta causa o giustificato motivo soggettivo, è la sanzione massima per condotte illecite dei dipendenti. La giusta causa rende impossibile la prosecuzione del rapporto, mentre il giustificato motivo soggettivo è legato a gravi inadempimenti contrattuali. Le regole variano in base alla dimensione del datore di lavoro e all'applicazione del contratto a tutele crescenti (dal 2015).