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AMMINISTRATORE DI SOCIETÀ E RAPPORTO DI LAVORO

Amministratore di società e rapporto di lavoro - 9. Società e amministratori residenti all'estero: imposizione fiscale e previdenziale dei compensi corrisposti

di Francesco Geria - LaborTre Studio Associato | 22 Novembre 2019
Amministratore di società e rapporto di lavoro - 9. Società e amministratori residenti all'estero: imposizione fiscale e previdenziale dei compensi corrisposti

È sempre più frequente la casistica di società operanti nel territorio nazionale ma governate da amministratori di cittadinanza straniera e che risiedono all’estero.

In tali situazioni sorge, quindi, la problematicità della corretta imposizione fiscale e assoggettamento contributivo dei compensi eventualmente corrisposti e l’applicazione delle corrette modalità operative e dei necessari adempimenti.

Si analizza quindi la questione sotto varie sfaccettature: dalla corretta identificazione della fattispecie reddituale (nel caso in cui un soggetto residente abitualmente in altro Stato percepisca redditi da una società residente per la sua attività di amministratore della stessa), alla determinazione dei redditi imponibili fiscalmente e previdenzialmente.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La residenza fiscale in Italia è determinata da criteri come iscrizione anagrafica, domicilio o residenza abituale. I compensi agli amministratori non residenti sono tassati in Italia con una ritenuta del 30%, salvo convenzioni internazionali. La contribuzione previdenziale segue regole simili, con obblighi di iscrizione alla Gestione Separata INPS se il compenso è corrisposto da soggetti residenti.