Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di Giurisprudenza 27 giugno 2025, n. 604

di Benedetta Cargnel | 27 Giugno 2025
Rassegna di Giurisprudenza 27 giugno 2025, n. 604

Il Fatto

Un lavoratore adiva il Tribunale per far accertare il corretto inquadramento.

La Corte d’Appello, in riforma della sentenza di primo grado, rigettava la domanda e il lavoratore ricorreva per cassazione.

Il Diritto

La corte ricorda che il procedimento logico-giuridico che determina il corretto inquadramento di un lavoratore subordinato si compone di tre fasi, consistenti nell'accertamento in fatto delle attività lavorative concretamente svolte, nell'individuazione delle qualifiche e gradi previsti dal contratto collettivo di categoria e nel raffronto tra i risultati di tali due indagini.

Poiché i giudici si sono attenuti a tale principio, la corte rigetta il ricorso.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Un lavoratore ricorre in cassazione per l'inquadramento errato. La Corte rigetta il ricorso, poiché ha seguito le fasi giuridiche necessarie.