Il Fatto
Un lavoratore adiva il Tribunale per far accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato e impugnava il licenziamento intimato.
La Corte d’Appello, in riforma della sentenza di primo grado, accoglieva la domanda e il lavoratore ricorreva per cassazione.
Il Diritto
In merito alle domande avanzate dal lavoratore, la corte rileva che le tutele di cui all’art. 18, comma 1 e 2, Legge n. 300/1970 sono identiche a quelle previste dall’art. 2 D.Lgs. n. 23/2015, sicché l’errata invocazione della fonte normativa di riferimento non è in grado di incidere in senso conformativo ed invalidante sul petitum, ossia sull’identificazione del provvedimento giurisdizionale domandato a tutela della situazione giuridica soggettiva fatta valere in giudizio.
La corte pertanto rigetta il ricorso.
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