Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di Giurisprudenza 12 luglio 2024, n. 556

di Benedetta Cargnel | 12 Luglio 2024
Rassegna di Giurisprudenza 12 luglio 2024, n. 556

Il Fatto

Un lavoratore adiva il Tribunale per ottenere il diritto ad essere inquadrato con una diversa qualifica, nonché l’accertamento del mobbing esercitato da parte del datore di lavoro.

Il Tribunale e la Corte d’Appello rigettavano la domanda e il lavoratore ricorreva per cassazione.

Il Diritto

La corte ricorda che il procedimento logico giuridico diretto alla determinazione dell' inquadramento di un lavoratore subordinato si sviluppa in tre fasi successive, consistenti nell'accertamento in fatto delle attività lavorative in concreto svolte, nell'individuazione delle qualifiche e gradi previsti dal contratto collettivo di categoria e nel raffronto tra il risultato della prima indagine ed i testi della normativa contrattuale individuati nella seconda.

Poiché i giudici di merito si sono attenuti a tale principio, al corte rigetta il ricorso.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Un lavoratore ricorre per cassazione riguardo all'inquadramento e al presunto mobbing da parte del datore di lavoro, ma la corte rigetta il ricorso.