Un’economia in salute è garanzia di una buona pensione. Infatti, l’andamento del Pil rappresenta il tasso con cui l’INPS rivaluta, al momento d’incrociare le braccia, i contributi su cui calcolare l’importo della pensione (possono risalire a 30-40 anni prima). È un criterio, però, che, per come funziona oggi, presta il fianco a una critica d’imparzialità: finché l’economia gira bene, il Pil determina un tasso di rivalutazione a beneficio della pensione; se gira male diventa una “tassa” sulle pensioni.
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