Nelle ipotesi di licenziamento per superamento del periodo di comporto, grava sul lavoratore l’onere di provare il nesso di causalità fra lo stato di malattia, che ha determinato la risoluzione del rapporto di lavoro, e le condizioni di lavoro, assumendo un ruolo determinante per il datore di lavoro la corretta applicazione delle disposizioni di sicurezza comprovata dalla sussistenza di adeguata documentazione.
Quanto sopra è stato affermato dalla Corte di cassazione nella recente Sentenza n. 14157/2025, di cui si illustrano i contenuti.
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