Quando si parla di welfare aziendale è necessario distinguere la figura del destinatario e del beneficiario del bene e servizio messo a disposizione da parte del datore di lavoro.
Destinatario è il lavoratore, fermo restando che la norma subordina l’esenzione fiscale e previdenziale delle misure di welfare alla condizione che i beni e servizi siano concessi, erogati, messi a disposizione della generalità dei dipendenti ovvero di categorie omogenee di lavoratori; nel corso del tempo l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che per categoria omogenea di lavoratori si intende una pluralità di lavoratori identificati da elementi comuni (livello, mansione, sede di lavoro, ecc).
Per quanto riguarda invece i beneficiari delle misure di welfare aziendale questi possono essere i lavoratori destinatari stessi, i loro familiari di cui all’art. 12 TUIR ovvero familiari e lavoratori per determinati misure. Per determinati beni e servizi il legislatore richiede oltre al requisito di essere familiare, che lo stesso sia a carico del lavoratore.
Con la Legge di Bilancio 2025 il legislatore ha modificato la disciplina dei familiari di cui all’art. 12 TUIR con la conseguenza che le aziende, come precisato anche dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 4/2025, devono prestare attenzione.
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