La nomina formale del lavoratore come autorizzato al trattamento dei dati è un adempimento essenziale per garantire la conformità al GDPR. Il rifiuto del dipendente di sottoscrivere tale nomina può rappresentare un serio problema organizzativo e giuridico. È quindi necessario verificare la legittimità dell’incarico, chiarire i contenuti e le finalità della nomina, documentare l’eventuale rifiuto e valutarne le conseguenze sotto il profilo disciplinare. In casi estremi, il rifiuto immotivato può costituire inadempimento contrattuale e legittimare il recesso. La gestione trasparente e documentata del processo consente all’azienda di tutelarsi da ispezioni e sanzioni, promuovendo una cultura aziendale rispettosa della protezione dei dati personali.
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