In conseguenza del continuo propagarsi del Coronavirus, noto anche come “COVID-19”, il governo ha deciso di adottare il D.L. n. 18/2020 (c.d. “Decreto Cura Italia”) al fine di introdurre misure straordinarie di aiuto per famiglie, lavoratori e imprese. Infatti, la maggior parte delle imprese sono state costrette a sospendere temporaneamente il ciclo produttivo, in quanto non rientrante tra le attività lavorative definite “essenziali”, ossia rientranti nell’Allegato 1 del D.P.C.M. 22 marzo 2020 (ora sostituito dagli artt. 1, comma 1 e 2, comma 1 , D.M. 25 marzo 2020). In tal contesto, particolare risulta la situazione dei lavoratori domestici, i quali rimangono fuori dagli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. Il datore di lavoro può richiedere la sospensione del rapporto di lavoro? Cosa fare se il datore di lavoro intende temporaneamente non servirsi del collaboratore domestico per questioni di sicurezza? Quali sono le tutele in favore dei lavoratori domestici
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