Il trattamento di fine mandato (TFM) è l’indennità che la società si impegna a corrispondere all’amministratore alla cessazione della carica. La sua disciplina non è espressamente tipizzata dal codice civile, ma viene tradizionalmente ricondotta - per analogia - alla logica del TFR.
In realtà, la corretta gestione del TFM non può prescindere da un presupposto documentale decisivo: la “data certa” dell’atto istitutivo (statuto, delibera assembleare, accordo), anteriore o almeno contestuale all’inizio dell’incarico.
Da questa condizione dipendono il regime impositivo del percettore (tassazione separata o ordinaria), la deducibilità per la società (per competenza mediante accantonamenti o a cassa al pagamento), gli adempimenti formali e sostanziali connessi (ritenute, CU, LUL, contribuzione alla Gestione separata).
Con il presente contributo si vuole ricostruire, in chiave sistematica e operativa, le ragioni e gli effetti della data certa, illustrando i mezzi idonei a conseguirla, i riflessi fiscali e contabili, nonché i profili della rinuncia al TFM.
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