Circolare monografica
FINE RAPPORTO DI LAVORO

Dimissioni per fatti concludenti: la giurisprudenza rompe il silenzio

Profili applicativi alla luce della prima pronuncia giurisprudenziale in materia

di Marta Goldin - LaborTre Studio Associato | 25 Luglio 2025
Dimissioni per fatti concludenti: la giurisprudenza rompe il silenzio

Con l’articolo 19 della Legge 13 dicembre 2024, n. 203, il Legislatore ha introdotto, nell’articolo 26 del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151, il nuovo comma 7-bis , riconoscendo efficacia risolutiva all’assenza ingiustificata del lavoratore protrattasi oltre il termine stabilito dal contratto collettivo, previa comunicazione all’Ispettorato del Lavoro. 

Si tratta di una fattispecie che configura una particolare forma di "dimissioni per fatti concludenti" e risulta essere profondamente incisiva sulle attuali dinamiche estintive del rapporto di lavoro.

Vogliamo qui analizzare la disciplina introdotta ricostruendone i profili applicativi alla luce della prima pronuncia giurisprudenziale in materia: la Sentenza del Tribunale di Trento, Sezione Lavoro, 5 giugno 2025, n. 87 , che offre un inquadramento critico e sistematico della nuova disposizione, interrogandosi sulla sua legittimità e sulla tenuta delle garanzie sostanziali in capo al lavoratore.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La normativa prevede la risoluzione del rapporto per assenza ingiustificata protratta, formalizzata dal datore all’Ispettorato, con tutele e limiti per il lavoratore.