La Corte Costituzionale, con la Sentenza 16 luglio 2024, n. 129, è di nuovo intervenuta sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti: questa volta, però, in relazione alla disciplina del licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo, e non con una “bocciatura” (a differenza della coeva Sentenza n. 128/2024 ). Nel dettaglio, pur essendo stato dichiarato legittimo l’articolo 3, comma 2, del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 23, per i datori ci sono importanti novità. Dopo aver riepilogato la nozione di licenziamento disciplinare, il campo di applicazione delle tutele crescenti e i diversi regimi di tutela, illustriamo le considerazioni e i principi affermati dalla Corte.
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