La congruità rappresenta uno strumento per combattere il fenomeno del lavoro nero in edilizia e garantire che la manodopera utilizzata nei cantieri edili sia adeguata alla tipologia e all’entità dei lavori edili svolti.
L’articolo 2 del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 25 giugno 2021, n. 143, precisa che la verifica della congruità si riferisce all’incidenza della manodopera relativa allo specifico intervento realizzato nel settore edile, sia nell’ambito dei lavori pubblici che di quelli privati eseguiti da parte di imprese affidatarie, in appalto o subappalto, ovvero da lavoratori autonomi coinvolti a qualsiasi titolo nella loro esecuzione. Più in generale, il provvedimento definisce un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili.
Di recente, tuttavia, la normativa è stata oggetto di modiche da parte del Decreto PNRR prima e dal Decreto Coesione poi. Vediamo, dunque, quali sono tutte le novità riferite a questo istituto.
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