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IMPOSIZIONE FISCALE

Acconto di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR: chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

Criterio previsionale in riferimento all’indice di rivalutazione stimata per il 2023

a cura di Studio Tributario Gavioli & Associati | 13 Dicembre 2023
Acconto di imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR: chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

L'imponibile da utilizzare per la determinazione presuntiva dell'acconto dell'imposta sulla rivalutazione è costituito dal TFR maturato fino al 31 dicembre dell'anno precedente relativo ai dipendenti ancora in forza al 30 novembre dell'anno in corso. Al fine della determinazione della percentuale di rivalutazione si deve utilizzare l'incremento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati rilevato nel mese di dicembre dell'anno precedente. Per i dipendenti cessati in corso d'anno (entro il 30 novembre) l'acconto è dovuto nella misura del 90% dell'imposta trattenuta sulle rivalutazioni all'atto della cessazione del rapporto; il datore di lavoro può scegliere in ciascun anno se adottare il metodo storico o previsionale per la determinazione dell’anticipo da versare entro il 16 dicembre (prorogato al 18 dicembre).

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità di calcolo dell'acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del fondo TFR, consentendo al datore di lavoro di scegliere tra due metodi.