L'Agenzia delle Entrate - conrisposta ad Interpello del 16 marzo 2021, n. 176 - ha affermato che, qualora non vi siano le rappresentanze sindacali aziendali né le rappresentanze sindacali unitarie e neppure i contratti territoriali, non sussistono particolari motivi ostativi alla possibilità di applicare l'imposta sostitutiva del 10% sulle somme da erogare ai propri dipendenti a titolo di premio di risultato (e, ove venisse predisposto un sistema di welfare aziendale, anche il regime fiscale ex art. 51, commi 2 e 3 del TUIR), corrisposte in virtù di un contratto collettivo aziendale stipulato con le articolazioni territoriali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale, seppur esterne all'azienda.
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