Termina il 30 giugno 2018 la possibilità per i lavoratori del settore privato di poter ricevere parte del proprio TFR (Qu.I.R.) direttamente in busta paga. Dal 1° luglio 2018, infatti, il TFR riacquista la vera natura che da sempre è stato chiamato a svolgere, ossia quella di accantonare mensilmente una quota, affinché la stessa sia corrisposta al lavoratore al momento in cui si verifichi la cessazione del rapporto di lavoro, ad eccezione dei casi previsti dall’art. 2120, c.c.
In questa sede s’intende analizzare quali sono gli effetti diretti e indiretti che una simile scelta comporterebbe rispetto al TFR considerato come “buonauscita”.
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