
La sentenza n. 34484/2025 della Corte di Cassazione segna una svolta nel rapporto tra diritto penale e tutela dell’abitazione. Secondo i giudici, il divieto di espropriazione dell’unico immobile previsto dall’art. 76 del D.P.R. n. 602/1973 si applica solo all’esecuzione fiscale e non impedisce né il sequestro preventivo né la confisca penale nei procedimenti per reati tributari. In questo episodio analizziamo il contenuto e le implicazioni della decisione, sollevando interrogativi critici: è legittimo colpire la casa familiare per reati che, dopo la riforma, possono derivare anche da oggettiva impossibilità di pagamento? La confisca rischia di diventare una sanzione sproporzionata? Una riflessione chiara e accessibile su un tema di grande impatto sociale e giuridico.

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