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Accertamento e riscossione

Manovra 2026. 400 emendamenti e conferma sulla stretta alle compensazioni

12 Novembre 2025
Manovra 2026. 400 emendamenti e conferma sulla stretta alle compensazioni

L'11 novembre 2025, la Quinta Commissione permanente ha avviato al Senato l'esame del Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028 (A.S. 1689). Il termine per la presentazione di emendamenti è fissato al 14 novembre 2025.

Le compensazioni tra bonus fiscali e debiti contributi potrebbero scattare solo per quelli che matureranno da luglio 2026. Per l'aumento dell'Irap del 2% è allo studio invece l'idea di escludere le holding industriali di settori come auto e logistica.

Queste alcune delle novità comunicate dal viceministro per l'Economia Maurizio Leo nel corso dell'intervista rilasciata in data 11 novembre.

Cambiamenti quelli citati che sono inseriti tra i 400 emendamenti all’attuale testo del DdL di bilancio 2026, come da indicazioni dell'Ufficio di presidenza della Commissione Bilancio del Senato.

Sulla stretta alle compensazioni, a decorrere dal 1° luglio 2026, il nuovo testo blocca l'utilizzo in compensazione (ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997) dei "crediti d'imposta diversi da quelli emergenti dalla liquidazione delle imposte" (quindi, tipicamente, i crediti di natura agevolativa) per il pagamento dei debiti relativi a:

  • contributi previdenziali dovuti da titolari di posizione assicurativa in gestioni amministrate da enti previdenziali, comprese quote associative (art. 17, comma 2, lett. e) del D.Lgs. n. 241/1997);
  • contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro e committenti di collaborazioni coordinate e continuative (art. 17, comma 2, lett. f) del D.Lgs. n. 241/1997);
  • premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL) dovuti ai sensi del T.U. n. 1124/1965 (art. 17, comma 2, lett. g) del D.Lgs. n. 241/1997).

Lo stop potrebbe interessare i crediti/debiti maturati da luglio 2026.  Ma non è escluso che la misura antievasione si possa anche cancellare del tutto.

Ulteriori indicazioni fornite dal viceministro per l'Economia Maurizio Leo, riguardano l’iper-ammortamento per il quale si potrebbe arrivare ad una conferma strutturale da raggiungere gradualmente sulla base delle risorse man mano a disposizione.

Sulla rottamazione-quinquies invece c’è da capire ancora quali possano essere le coperture per un eventuale ampliamento del perimetro oggettivo dei carichi ammessi alla sanatoria che a oggi riguarda cartelle post avviso bonario IRPEF/IVA (artt. 36-bis, 36-ter del D.P.R. n. 600/1973; artt. 54-bis e 54-ter del D.P.R. n. 633/1972) contributi INPS non da accertamento, multe “statali” per violazioni al codice della strada (violazioni contestate da polizia, carabinieri ecc.).

Il senatore della Lega e relatore della manovra Claudio Borghi ha confermato che l'intento è di allargare la rottamazione anche agli “accertati per vizi formali”.

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Questo documento fa parte del FocusManovra 2026